IL DIDASKALEION
FINALITA' E METODO
La parola vangelo significa “buona notizia”: l’annuncio cristiano.
Ma come far giungere alle persone della nostra epoca questo messaggio?
Quale metodo usare, con quali parole rivestire la semplicità e la grandezza di quella notizia antica?
Il metodo del Didaskaleion parte dalla storia: dallo studio dei documenti.
Questi documenti ci parlano di un uomo veramente esistito, Gesù di Nazareth, il quale ha dichiarato di essere Figlio di Dio e di parlare a Suo nome per rivelare all’uomo il significato della vita.
Quell’uomo ha portato, a garanzia della verità di quanto sosteneva, la sua risurrezione.
I suoi discepoli hanno testimoniato che è risorto.
Su questo fatto si fonda, dice san Paolo, il Cristianesimo.
Se si toglie la risurrezione, il Cristianesimo si sfalda, si rivela un guscio vuoto.
Per più di trent’anni Piero Ottaviano, sacerdote salesiano, ha presentato il Cristianesimo secondo il metodo dell’antica scuola di Antiochia, in Siria. Come altre scuole di questo tipo, prima fra tutte quella di Alessandria d’Egitto, questa Scuola era chiamata Didaskaleion: un ‘luogo dove si insegna’.
Piero Ottaviano ha ricuperato questo vocabolo antico per designare il Centro da lui fondato: non comunità, gruppo o associazione, ma centro di studio e di evangelizzazione.
Una scuola appunto, nel senso più semplice e forte.
Una scuola che ha visto ormai passare 35000 allievi, persone desiderose di ascoltare, di ‘vedere’ con la mente, di capire.
Vi si insegnano, anzitutto, i fondamenti del Cristianesimo, partendo da zero e costruendo via via, secondo i documenti e il ragionamento.
Appresi i fondamenti, vi sono poi corsi focalizzati su argomenti approfonditi e specialistici della fede cristiana.
Sono disponibili a sostegno dei corsi svariate pubblicazioni, dispense e libri, dotate di video e supporti multimediali.
Il periodico della scuola, intitolato Anàstasis (‘risurrezione’), informa sulle varie attività del Centro, che includono iniziative itineranti, ritiri di studio e viaggi di istruzione (spartani!) in Terra Santa.
Tutto, ovviamente, nel segno della gratuità: “Ciò che gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date”.
Ricevere e trasmettere: due verbi importanti e legati fra loro, che riguardano l’annuncio per eccellenza: ‘Cristo è risorto!.’
La ricerca del modo e dei mezzi per far giungere oggi questo messaggio chiaro e genuino a tutti: ciò ha animato la vita di don Piero Ottaviano, fondatore del Centro, fino a quando il Signore lo ha chiamato a sé, il 30 agosto 2005.
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